La sfida del solare italiano, attirare il “venture capital”

Dalla progettazione al finanziamento, dall’esecuzione fin a, soprattutto, l’assistenza postvendita. E in ognuno di questi passaggi far ricorso alle più avanzate tecnologie esistenti attraverso un contatto diretto con i centri di ricerca più avanzati. E’ il tentativo dell’Mx Group, società nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per la produzione di energia da fonte solare, nonché da altre fonti rinnovabili a partire da quella eolica. «Il nostro obietivo è diventare ‘Epc’, ovvero Engeenering Procurement, Contractor. E’ la formula che indica la completezza della nostra attività, ed è nel mercato anglosassone la via per accedere all’interessamento dei tanti fondi di venture capital attivi in questo settore», spiega Alessandro Sotgiu, direttore generale di Mx Group. «Sarebbe un salto di qualità forse decisivo: nel mondo anglosassone e nell’Europa del nord è diventato prassi l’acquisto di un singolo impianto da parte di uno di questi fondi, il quale ha garantito un rendimento annuo dell’812% e finanzia nel contempo la realizzazione della centrale. E’ una formulachiave se si vuole dare un vero impulso all’energia solare, ma che in Italia per una serie di motivi, dalle difficoltà di ottenere le necessarie fidejussioni bancarie alle incertezze sui siti, non si è ancora riusciti ad attuare. Ma contiamo di essere noi ad aprire questa via».

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